Adozione sperimentale del nuovo modello nazionale di certificazione delle competenze nelle scuole del I ciclo di istruzione

Quadro di riferimento

L'ordinamento scolastico vigente (DPR n. 122/2009) prevede che al termine del primo ciclo di istruzione sia rilasciata ad ogni allievo una certificazione delle competenze acquisite in esito al percorso formativo frequentato. Il rilascio della certificazione è di competenza dell'istituzione scolastica frequentata dall'allievo, che vi provvede adottando strumenti certificativi elaborati autonomamente.

Le Indicazioni Nazionali per il curricolo (DM 254/2012) dedicano al tema della certificazione delle competenze un intero capitolo che sottolinea come la certificazione debba "attestare e descrivere le competenze progressivamente acquisite dagli allievi", sottolineandone la valenza educativa, di documentazione del percorso compiuto da commisurare al "profilo delle competenze" in uscita dal primo ciclo, che rappresenta "l'obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano".

Il Ministero dell'Istruzione ha affidato al Comitato Scientifico Nazionale, già incaricato di accompagnare l'attuazione delle Indicazioni, il compito di elaborare una proposta di strumenti certificativi in linea con le finalità previste dal quadro normativo e in coerenza con il nuovo impianto educativo, pedagogico e curricolare delle Indicazioni Nazionali.

Questi strumenti, consistenti in due distinti modelli di certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado, corredati di apposite "Linee guida" per la loro compilazione, sono quindi stati proposti a tutte le scuole per una adozione graduale e sperimentale. Questo processo ha l’obiettivo di raccogliere elementi di validazione della nuova ipotesi, al fine di giungere ad una versione definitiva validata e condivisa con le scuole, per la successiva traduzione in atto normativo generalizzato ed obbligatorio.

Le caratteristiche del modello nazionale proposto

La certificazione delle competenze non è sostitutiva delle attuali modalità di valutazione e attestazione giuridica dei risultati scolastici (ammissione alla classe successiva, rilascio di un titolo di studio finale, ecc.), ma accompagna e integra tali strumenti, accentuando il carattere informativo e descrittivo del quadro delle competenze acquisite dagli allievi, ancorate a precisi indicatori dei risultati di apprendimento attesi.

Le caratteristiche salienti del modello proposto alle scuole sono presentate in modo dettagliato, nelle loro motivazioni e nella loro configurazione, nelle "Linee guida" allegate ai due modelli di certificazione e possono essere così riassunte:

- ancoraggio delle certificazioni al profilo delle competenze definito nelle Indicazioni Nazionali vigenti (DM n. 254/2012);

- riferimento esplicito alle competenze chiave individuate dall'Unione Europea, così come recepite nell'ordinamento italiano;

- connessione con tutte le discipline del curricolo, evidenziando però l'apporto specifico di più discipline alla costruzione di ogni competenza;

- definizione di 4 livelli, di cui quello "iniziale" predisposto per favorire una adeguata conoscenza e valorizzazione di ogni allievo, anche nei suoi progressi iniziali e guidati (principio di individualizzazione);

- mancanza di un livello negativo, attesa la funzione pro-attiva di una certificazione in progress delle competenze che, nell'arco dell'obbligo, sono in fase di acquisizione;

- presenza di uno spazio aperto per la descrizione di competenze ad hoc per ogni allievo (principio di personalizzazione);

- sottoscrizione e validazione del documento da parte dei docenti e del dirigente scolastico, con procedimento separato rispetto alla conclusione dell'esame di Stato;

- presenza di un consiglio orientativo, affidato alla responsabile attenzione dei genitori

L’adozione sperimentale del modello

È stato quindi chiesto alle scuole del primo ciclo interessate di intraprendere un percorso di ricerca-sperimentazione sui nuovi modelli di certificazione. Le questioni culturali e pedagogiche che l'Amministrazione scolastica (e per conto di essa dal Comitato Scientifico Nazionale per le Indicazioni/2012) sottopone all'attenzione delle scuole, per riceverne osservazioni al termine della sperimentazione, riguardano:

  • la struttura complessiva dei nuovi modelli, nella connessione tra indicatori di competenza, competenze chiave europee, profilo dell'allievo, traguardi di competenze disciplinari;

  • l'utilizzo della scala a 4 valori (o a 3 valori) con enunciati descrittivi dei diversi livelli di competenza, sostitutivo dei voti in decimi;

  • le forme di valutazione delle competenze (a titolo esemplificativo si segnalano: compiti di realtà, osservazioni sistematiche, autobiografie cognitive, diari di bordo, rubriche valutative, dossier degli allievi, portfolio, ecc.) utili a motivare l'attribuzione dei livelli di ciascuna competenza;

  • la duttilità degli strumenti nel delicato equilibrio tra attenzione alle caratteristiche personali degli allievi e ancoraggio ad alcuni criteri comuni (standard) di definizione delle competenze;

  • la capacità della strumentazione di ri-orientare le pratiche didattiche in coerenza con l'impostazione delle Indicazioni curricolari vigenti;

  • il livello di fruizione e comunicabilità verso i genitori e l'esigenza di ulteriori semplificazioni nel linguaggio;

  • la possibilità di agevolare un migliore raccordo del percorso di istruzione di base ed obbligatoria (3-16 anni) con il coinvolgimento della scuola secondaria di 2°grado.

AI termine dell’anno scolastico le osservazioni saranno raccolte anche con l'utilizzo di semplici strumentazioni telematiche e mediante alcuni approfondimenti in situazione.

La nostra esperienza

La nostra scuola aveva a suo tempo deciso di certificare le competenze di cittadinanza previste dalla “via italiana” e di adottare, come previsto dalla vigente normativa, la valutazione in decimi. Contemporaneamente il nostro percorso di ricerca sulle competenze ci aveva portato nel tempo a inserire la loro valutazione nella pagina di ogni disciplina:


adozione sperimentale cert_comp

Il nuovo modello sperimentale fa al contrario riferimento alla “via europea” di certificazione delle competenze e quindi è differente, sia dalla valutazione delle competenze che ognuno di noi ha inserita nella pagina di disciplina della scheda di valutazione di fine quadrimestre, sia dalla certificazione che abbiamo fin qui usato.

È necessario quindi che ogni dipartimento provi a riflettere su come i percorsi/le attività che valuta per competenze possano essere valutate - sempre per competenze – secondo il nuovo modello di riferimento.

L’ideale sarebbe stato lavorare e confrontarsi con gli stimoli provenienti dal modello fin dall’inizio dell’anno scolastico ma così non avvenuto ed è quindi necessario in questa fase provare a far dialogare due sistemi diversi tra loro sia per le competenze prese in considerazione sia per criteri di valutazione.

Per quello che riguarda le competenze indagate: si è pensato di procedere all’analisi delle singole attività che venivano valutate per competenze chiedendosi a quali dei profili di competenze del nuovo modello potevano fare riferimento: ad esempio l’attività “Desk on deck” nella nostra scheda indagava due competenze la 1. “Comunicare”; e la 2. “Individuare collegamenti e relazioni - Acquisire ed interpretare l’informazione”). A quali competenze del nuovo modello l’attività “Desk on deck” potrebbe fare riferimento?

È stato quindi chiesto ai dipartimenti di completare la colonna colorata “Nostri percorsi/attività”, presente nella tabella sottostante, utilizzando le riflessioni fatte nei dipartimenti:

adozione sperimentale_nostri percorsi

Per quello che riguarda invece l’uso di un diverso sistema di valutazione ovvero come di come conciliare gli attuali voti numerici con i livelli proposti nel nuovo modello si è pensato di confrontare i due sistemi e di elaborare un sistema di corrispondenza:


adozione speriment_livelli competenze

Il lavoro svolto dal collegio ha permesso di elaborare una tabella riassuntiva delle attività e percorsi da noi valutati per competenze durante la classe terza e uno strumento per i consigli di classe:

Ciascun insegnante ha inserito la propria valutazione, il coordinatore di classe ha elaborato una proposta che è stata discussa in sede di compilazione del certificato dall’intero consiglio di classe.

La scuola ha poi partecipato al focus group organizzato dallo Staff regionale che coordina le misure di accompagnamento alle Indicazioni nazionali.